“Wake Up!” è un progetto radio fatto dai giovani per i giovani. Ha dedicato una puntata ai temi della giustizia, parlando anche della Fattoria della Legalità.
Qui puoi ascoltare la puntata.
“Wake Up!” è un progetto radio fatto dai giovani per i giovani. Ha dedicato una puntata ai temi della giustizia, parlando anche della Fattoria della Legalità.
Qui puoi ascoltare la puntata.
Il progetto si svolge presso l’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore Luigi Donati di Fossombrone a cua della Prof.ssa Sonia Paradisi e dello SPI CGIL Pesaro Urbino (Catia Rossetti – Filiberto Gargamelli) per conto della Fattoria della Legalità
Obiettivo del progetto è sensibilizzare i ragazzi alla cultura della legalità, promuovere la conoscenza del fenomeno presente anche nel nostro territorio, e dei beni confiscati e del loro utilizzo.
Si svolgerà nel corso della 2015, prevedendo un incontro con due classi. Read more
Alcuni disegni scaturiti dal cuore degli alunni delle classi I A e I B della scuola secondaria di I grado “G. Paolo II” di S’antangelo in Lizzola dopo la visita alla Fattoria
Dall’8 al 15 luglio alla Fattoria della Legalità si è svolto il terzo campo di volontariato e mediattivismo di Libera. Negli incontri di formazione i volontari sono stati formati e preparati sulle tecniche e gli strumenti utili alla comunicazione multimediale in questa fase di evoluzione delle tecnologie. Tra i tanti argomenti affrontati ci sono stati due focus specifici: uno sulla Tav e uno sulla Terra dei fuochi.
“Campo Antimafie – Coltivare i frutti della legalità – 2014”.
Il racconto in un video
Dal 18 al 20 luglio 2014, si è svolto alla Fattoria della Legalità (Castelgagliardo di Isola del Piano) un festival contro le mafie.
La prima giornata costituiva l’evento conclusivo della rassegna “Voglio Esserci“. Le altre due giornate sono state il “Congresso Postfrivolista” e la “Festa della Resistenza” organizzata in collaborazione con l’ANPI Provinciale di Pesaro e Urbino.
La Soc. GENBAND, una multinazionale americana delle Telecomunicazioni, con più sedi anche in Italia, per festeggiare la ricorrenza dell’acquisizione di un importante ramo dell’Azienda, avvenuta il 1° Giugno 2009, ogni anno propone nella giornata del 1° Giugno il “Genband day”, offrendo la possibilità ai suoi dipendenti di svolgere in questo giorno attività di volontariato.
Essendo venuti a conoscenza di questa prassi aziendale, da un dipendente della stessa Società, residente a Fano, abbiamo subito presentato loro la Fattoria della Legalità, invitandoli, quindi a svolgere la prevista attività di volontariato proprio presso la nostra Associazione.
Essendo quest’anno il 1° Giugno Domenica, la giornata di volontariato è stata anticipata a Venerdì 30 Maggio. Così Venerdì scorso sono venuti sei tecnici della GENBAND, provenienti dalle sedi di Roma, Milano e Torino presso la Fattoria della Legalità di Isola del Piano per offrire una giornata di lavoro, non da specialisti delle Telecomunicazioni, ma per ripulire l’ “Uliveto della memoria”, mediante zappe, falcetti e rastrelli, appositamente acquistati e lasciati poi in dono alla stessa Fattoria della Legalità. Invece di trascorrere la giornata dietro la scrivania, utilizzando computer e stampanti, i sei tecnici hanno quindi trascorso una intera giornata all’aria aperta insieme ai volontari dell’Associazione LIBERA a ripulire dalle erbacce gli ulivi piantati nello scorso mese di Marzo. E’ stato veramente bello trascorrere una giornata di sole a ripulire l’uliveto della memoria e conoscere questi generosi uomini, felici di offrire la loro giornata di volontariato a sostegno della Fattoria della Legalità, impegnata a sostenere la lotta contro i soprusi verso i più deboli e contro ogni tipo di mafia. Read more
Ha fatto notizia in questi giorni il furto alla Fattoria dei 40 olivi che avevamo piantato nelle due giorante di volontariato di Novembre. Peccato che non facciano altrettanto notizia le giornate che diversi gruppi di persone dedicano alla vita del bene confiscato. Peccato, perchè se dessimo più spazio alla cultura della legalità che a quella dell’illegalità, anche sui mezzi di informzione, forse potrebbero diffondersi meglio alcuni valori positivi, perchè l’esempio insegna, nel bene e nel male.
Questa amarezza si aggiunge a quella del furto. Non certo per il valore economico degli ulivi, che si aggira intorno ai 250 euro, ma per il suo significato rispetto alla cultura in cui viviamo.
Sul terreno del bene confiscato, al momento del sequestro da parte delle forze dell’ordine, c’erano diverse decine di olivi, adulti questi, di un valore molto maggiore delle esili piantine messe a dimora a novembre. Qugli olivi sono stati rubati mentre il bene era sotto confisca. E non li ha rubati il clan criminale che abitava la casa, ma qualcuno sul territorio. Non un’organizzazione a delinquere di stampo mafioso, ma qualcuno che vive nelle comunità attorno al bene.
Quel furto, anni fa, era un monito per tutti noi. Le mafie nascono dove le difese del territorio sono deboli. La grande criminalità prospera e si radica dove sono deboli i valori del vivere civile e il rispetto per il bene comune e per la comunità. Chissà quante persone sanno chi rubò quegli olivi, ma nessuno ha denunciato nessuno, e questa, purtroppo, si chiama omertà, la stessa che ha reso grandi e potenti le mafie nel mondo. Read more