Il 17 e il 24 novembre, alla Fattoria della Legalità, si sono svolte due giornate di volontariato che però sono diventate qualcosa di molto più importante.
Il pretesto era piantare un oliveto in sostituzione di quello “trafugato” dopo la confisca. Abbiamo coinvolto un gruppo scout CNGEI di Pesaro, un gruppo scout FSE di Fano, i ragazzi che hanno fatto il campo questa estate e un gruppo di detenuti e detenute del carcere di Pesaro che, accompagnati da una volontaria, hanno usufruito di un permesso per lavorare assieme a noi all’aria aperta e Libera della Fattoria.
E dopo il lavoro, in entrambe le giornate, oltre a pranzare assieme, ci siamo fermati a discutere, a far dialogare tutte queste persone attorno all’idea di legalità, per andare oltre i luoghi comuni e le facili definizioni, mettendoci tutti un po’ in discussione.
Il 24 abbiamo anche incontrato un gruppo di giovani artisti per progettare assieme un murales che vorremmo realizzare sul muro di cinta della fattoria, per trasformarlo in un “libro di testo” sulla legalità.
Forse in questa occasione, più che in ogni altra iniziativa, abbiamo sentito forte il senso del recupero di questo bene confiscato.
Ricordi e pensieri