In ginocchio. Spettacolo teatrale

29 maggioGIOVEDI’ 29 MAGGIO | ORE 21.00

Tavernelle | Centro “La Barca”

In ginocchio

Spettacolo teatrale sulla corruzione italiana raccontata dalla parte dei cattivi;
di e con Elena Ferretti e Luca Privitera

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Qui puoi scaricare il programma di tutti gli eventi

In ginocchio

Spettacolo che dedichiamo a tutte le vittime della cultura mafiosa, in particolar modo a due donne: Emanuela Sansone, uccisa per mano mafiosa nel 27 dicembre 1896 a soli 17 anni, ed a sua madre Giuseppa Di Sano la prima collaboratrice di giustizia. Read more

Cura, prevenzione e riabilitazione di pazienti in misure di sicurezza

REMS

Educazione. Imparare la responsabilità – 26 maggio ore 16.30

Cartolina EducazioneLibera Pesaro e Urbino e l’Associazione Fattoria della Legalità hanno fin dalla loro costituzione posto particolare attenzione ai temi ed al lavoro dell’educazione.

In questi anni molto si è fatto in collaborazione con diverse scuole del territorio, ma ora è il momento di fare un passo avanti e dare maggiore forza a questo ambito di intervento.

Per questo ti invitiamo ad un appuntamento molto importante, organizzato nell’ambito della rassegna “Con le parole giuste” che si terrà

lunedì 26 maggio 2014 a partire dalle ore 16.30.

presso la Fattoria della Legalità – Loc. Castelgagliardo (Isola del Piano) Read more

Biutiful cauntri. Film-documentario sulle ecomafie

16 maggioVENERDÌ 16 MAGGIO | ORE 21.00

Fossombrone | Chiesa San Filippo

Biutiful cauntri

Film-documentario sulle ecomafie.

 

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Biutiful cauntri

ANNO DI PRODUZIONE: 2008
DURATA: 83 minuti
GENERE: Documentario
REGIA: Esmeralda Calabria, Andrea D’Ambrosio, Giuseppe Ruggiero
ATTORI: Raffaele Del Giudice, Mario Gerlando, Patrizia Gerlando, Mario Cannavacciuolo, Sabatino Cannavacciuolo, Antonio Montesarchio, Donato Ceglie,Giulio Treccagnoli, Umberto Arena, Salvatore Picone

INGRESSO GRATUITO

TRAMA
Allevatori che vedono morire le proprie pecore per la diossina. Un educatore ambientale che lotta contro i crimini ambientali. Contadini che coltivano le terre inquinate per la vicinanza di discariche. Storie di denuncia e testimonianza del massacro di un territorio. Siamo in Italia, nella regione Campania dove sono presenti 1200 discariche abusive di rifiuti tossici. Sullo sfondo una camorra imprenditrice che usa camion e pale meccaniche al posto delle pistole. Una camorra dai colletti bianchi, imprenditoria
deviata ed istituzioni colluse, raccontata da un magistrato che svela i meccanismi di un’attività violenta che sta provocando più morti, lente nel tempo, di qualsiasi altro fenomeno criminale.

PER INFORMAZIONI:
Silvia Montesi 338.6334231
Luigi Cipriotti 328.4847533

Mafia nelle Marche – Relazioni della Direzione Nazionale Antimafia

La DNA redige ogni anno un relazine sulle proprie attività. Qui si possono leggere i paragrafi dedicati alla nostra regione.

Relazione 2012

 

Mafia nelle Marche – Fratelli di Sangue

fratelli20di20sangue

Nel saggio “Fratelli di Sangue” di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, pubblicato nel 2006, un breve paragrafo viene dedicato alla nostra regione. Puoi leggerlo qui.

 

Marche

Nelle Marche non manca nulla. C’è un litorale straordinario, un entroterra imprenditorialmente evoluto, con tante piccole e medie imprese, un porto, quello di Ancona, e un aeroporto, quello di Falconara, che garantiscono un collegamento con i mercati dell’Est. Qui le cosche calabresi hanno messo radici da poco, ma sono quasi tutte coinvolte nel traffico di sostanze stupefacenti e nel riciclaggio di denaro sporco. Nel febbraio 2002 un’indagine della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria ha individuato articolazioni operative della ‘ndrangheta nella provincia di Pesaro-Urbino, dove si erano stabiliti elementi collegati alla famiglia Ursino-Macrì di Gioiosa Ionica, distinguendosi nella gestione di un rilevante traffico di cocaina proveniente dalla Calabria e diretto verso le Marche e l’Emilia Romagna. Sempre nelle Marche è stata scoperta una filiale della famiglia Alvaro di Sinopoli. Il punto di riferimento era Carmine Alvaro, residente ad Ancona, il quale, con cadenza settimanale, si riforniva di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, provenienti dalla Calabria. A insospettire gli inquirenti erano stati una serie di investimenti commerciali nell’area compresa tra Ancona, Marina di Montemorciano e Senigallia. La stessa operazione ha portato all’arresto del latitante Antonio Alvaro. Nel 2006 a Matelica, in provincia di Macerata, è finita la latitanza di Vincenzo Ficara, elemento di spicco dell’omonimo clan di Reggio Calabria.

Piantumazione olivi rinviata al 16 marzo…. non mancare

ipad_Greece-16-marchA casa delle troppe piogge che hanno reso impraticabile il terreno, dobbiamo rinviare di una settimana la giornata per la piantumazione degli olivi nel Giardino della Memoria alla Fattoria della Legalità.

La faremo Domenica 16 marzo 2014.

Invitiamo tutti a partecipare, saremo lì dalle 9.30 al pomeriggio. Pranzeremo insieme con panini.

Vi chiediamo solo il favore di comunicarci la vostra presenza per motivi organizzativi, scrivendo a

fattoria@altraofficina.it

Spargete la voce!!!

 

 

Il giardino della memoria: aggiornamenti

OliBOT“Il giardino della memoria” è il nome che daremo all’oliveto che ri-pianteremo il prossimo 9 marzo alla Fattoria della Legalità. Lo chiameremo così perchè sarà un oliveto in ricordo di persone che hanno perso la vita per difendere un’idea di giustizia. Ogni olivo porterà il nome di una vittima innocente di mafia.

Abbiamo lanciato un appello a sostenere questo progetto, e abbiamo già ricevuto le prime risposte concrete. Organizzazioni come l’Associazione Nazionale Magistrati, comuni come Fratterosa, privati cittadini come il sig. Raffaele Natella. Il Sindacato Italiano Pensionato della CGIL si è mosso addirittura a livello nazionale annunciando un proprio contributo, mentre la CGIL di Pesaro e Urbino ci ha invitati a presenziare al congresso provinciale con un banchetto in cui “piazzeremo” gli OliB.O.T., dove BOT sta per Buoni Oleari del Territorio. Ciascun congressista potrà sottoscrivere la quota che vorrà e partecipare così al ripristino.

Ci si può aggiungere in ogni momento alla sottoscrizione, anche dopo il 9 marzo, perchè il Giardino della memoria non sarà piantato una volta per tutte, ma continuerà a crescere, come speriamo possa crescere sempre più la corresponsabilità di un territorio che sceglie la convivenza civile invece del sopruso.

Chi volesse contribuire può continuare a usare il

codice IBAN IT42B0501802600000000144077

intestato all’associazione di volontariato “Fattoria della Legalità ONLUS”.

All’ingresso del Giardino della Memoria posizioneremo un cartello, con la mappa degli Olivi e i nomi delle figure a cui saranno dedicati. Sullo stesso cartello ricorderemo anche tutte le organizzazioni e le persone che hanno contribuito, con contributi monetari, o con le proprie braccia e idee, a realizzarlo.

Banner-21-marzo-2014Intanto, per la giornata del 9 marzo, hanno già confermato la loro presenza gli Scout CNGEI, alcuni detenuti del carcere di Pesaro che usciranno in permesso per collaborare, e anche alcune persone che avevano partecipato alla piantumazione di novembre, allora come detenuti, oggi come uomini liberi che hanno terminato di scontare la loro pena.

Chi volesse partecipare è invitato a presentarsi il 9 marzo, possibilmente munito di vanga/pala e scarponi adatti al fango, dalle ore 9.30 in poi alla Fattoria della Legalità. L’iniziativa rientra nei “100 passi verso la XIX giornata della memoria e dell’impegno” che i gruppi di Libera stanno promuovendo in tutta Italia in preparazione alla manifestazione del 22 marzo a Latina.

Per saperne di più scarica la presentazione e vai al sito della giornata.

 

Ripiantiamoli

DSCN4787Il furto degli olivi è stato un gesto infame che dimostra ancora una volta che bisogna tenere alta la guardia e rispondere al sopruso e alla violenza con una nuova cultura della corresponsabilità.

Proprio per dare un segnale chiaro in questo senso, Libera Pesaro e Urbino, l’Associazione Fattoria della Legalità e diverse altre organizzazioni con cui collaborano, hanno deciso di riprogrammare una giornata di volontariato per ripiantare tanti ulivi quanti ne sono stati rubati, anzi, molti di più.

Dopo il triste episodio, molti hanno espresso la propria solidarietà ed il desiderio di contribuire, economicamente o in altra forma, a ripristinare l’oliveto.

La prima organizzazione a muoversi in questo senso è stata la sezione marchigiana dell’Associazione Nazionale Magistrati, da sempre vicina ai ragazzi che stanno dando vita all’esperienza della Fattoria.

Chiunque altro voglia contribuire a questa operazione di ripristino e in generale alle attività che stiamo portando avanti sul bene confiscato, può versare un contributo sul conto corrente identificato dal

codice IBAN IT42B0501802600000000144077

intestato all’associazione di volontariato “Fattoria della Legalità ONLUS”.

Chi volesse collaborare in altro modo può contattarci scrivendo a pesaro.urbino@libera.it.

La giornata di piantumazione degli olivi è in via di programmazione per il prossimo 9 marzo 2014.

Il furto degli olivi ci riguarda…

1176186_10201657883987209_1080607794_nHa fatto notizia in questi giorni il furto alla Fattoria dei 40 olivi che avevamo piantato nelle due giorante di volontariato di Novembre. Peccato che non facciano altrettanto notizia le giornate che diversi gruppi di persone dedicano alla vita del bene confiscato. Peccato, perchè se dessimo più spazio alla cultura della legalità che a quella dell’illegalità, anche sui mezzi di informzione, forse potrebbero diffondersi meglio alcuni valori positivi, perchè l’esempio insegna, nel bene e nel male.

Questa amarezza si aggiunge a quella del furto. Non certo per il valore economico degli ulivi, che si aggira intorno ai 250 euro, ma per il suo significato rispetto alla cultura in cui viviamo.

Sul terreno del bene confiscato, al momento del sequestro da parte delle forze dell’ordine, c’erano diverse decine di olivi, adulti questi, di un valore molto maggiore delle esili piantine messe a dimora a novembre. Qugli olivi sono stati rubati mentre il bene era sotto confisca. E non li ha rubati il clan criminale che abitava la casa, ma qualcuno sul territorio. Non un’organizzazione a delinquere di stampo mafioso, ma qualcuno che vive nelle comunità attorno al bene.

Quel furto, anni fa, era un monito per tutti noi. Le mafie nascono dove le difese del territorio sono deboli. La grande criminalità prospera e si radica dove sono deboli i valori del vivere civile e il rispetto per il bene comune e per la comunità. Chissà quante persone sanno chi rubò quegli olivi, ma nessuno ha denunciato nessuno, e questa, purtroppo, si chiama omertà, la stessa che ha reso grandi e potenti le mafie nel mondo. Read more